Home Mappe Cartografi e incisori Gerard Kremer detto Mercator (1512 - 1594)

Gerard Kremer detto Mercator (1512 - 1594)

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GERARD KREMER detto MERCATOR (1512 - 1594)

Cosmografo, geografo, cartografo e matematico fiammingo, seguì corsi di filosofia e matematica all’Università di Lovania; in seguito sotto la guida dell’astronomo Frisius, si dedicò alla costruzione di astrolabi e sfere armillari. La sua produzione cartografica iniziò nel 1537 con una carta della Terrasanta seguita da una carta del Mondo del 1534 e da una carta della Fiandra in 4 fogli del 1540. Su commissione di Carlo V nel 1541 costruì un mappamondo terrestre e nel 1551 uno celeste. In seguito nel 1552 si stabilì a Duisburg dove nel 1554 disegnò una grande carta d’Europa in 15 fogli. Ma è nel 1569 che la sua fama lo porta a diventare il più grande innovatore della rappresentazione cartografica, anno in cui adotta per la prima volta procedimenti scientifico-matematici utilizzando, nel suo grande mappamondo in 18 fogli, la proiezione cilindrica isogona a latitudini crescenti, detta appunto “proiezione di Mercatore”.
Iniziò la realizzazione di una grande opera che non poté essere completata e avrebbe dovuto sintetizzare la storia cronologica del cosmo e delle scienze cosmologiche e geografiche; di questa furono realizzate solo alcune parti tra cui: la “Chronologia” nel 1569, la storia universale dalla creazione al 1568, la ricostruzione critica delle 28 tavole geografiche di Tolomeo nel 1578, il testo della “Geographia di Tolomeo” nel 1584. Nel 1585 a Duisburg iniziò la pubblicazione della celebre raccolta di carte geografiche intitolata “Atlas, sive cosmographicae meditationes de fabrica mundi et fabricati figura” per concludersi con le ultime carte nel 1595 pubblicate, dopo la morte di Mercator, dai figli Rumold e Arnold; una raccolta completa uscì poi nel 1602. Le lastre di rame dell’Atlas di Mercator furono in seguito utilizzate da Jodocus Hondius per una nuova edizione del 1605 a cui seguirono decine di altre edizioni. L’importanza dell’opera di Mercator risiede, come già accennato, nella grande innovazione introdotta dalla sua nuova proiezione che, sostituendo i metodi empirici fino allora utilizzati, diede modo di aggiornare e riorganizzare sistematicamente tutto il materiale cartografico esistente in quei tempi.

 
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