La pace e il silenzio d'inverno, interrotti solo da una lepre che corre veloce sul campo arato. Foschia tutt'attorno e lungo le stradine di campagna appaiono ville storiche e antichi fondi. Siamo tra Lovoleto e Granarolo dell'Emilia, poco distante dalla città di Bologna. In una breve passeggiata di questa mattina di dicembre incontriamo Villa Fibbia e l'antico fondo, ormai abbandonato, di Sant'Antonio.
Villa Amelia Fantuzzi, poi Fibbia e ora Sapori, è una splendida villa storica della pianura bolognese, con una bella torre colombaia e una "conserva" antica, oggi adibita a ricevimenti e matrimoni. Segue un piccolo reportage fotografico oggi e, come di consueto, su come è stato rappresentato questo territorio da Andrea Chiesa nella sua grande carta del 1740-42.
A pochi passi da Villa Fibbia si trova il Fondo di S.Antonio. Si tratta di un complesso rurale risalente al Cinquecento, che versa purtroppo in condizioni di abbandono. L'edificio a falde spioventi ha annesso un piccolo oratorio dedicato al Santo dove abbiamo potuto osservare (dall'esterno della piccola porticina antica trovata aperta) resti di splendidi affreschi a soggetto religioso, che sembrano attestare una storia più importante di questo complesso rispetto al solo uso agricolo. Quanto ci auguriamo possa essere recuperata questa rara testimonianza del nostro territorio prima che l'incuria ne cancelli definitivamente ogni traccia.
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