In pieno centro a Bologna vi è uno dei più importanti musei di bambole d'Italia, che ospita la collezione di Marie Paule Védrine, moglie dell'industriale bolognese Mario Andolfatto. Una collezione davvero bellissima, che anima uno spazio architettonico altrettanto particolare e ricco di suggestione: la "soffitta" del Palazzo Felicini Fibbia tra Via Galliera e Via Riva di Reno.
Allestito tra le antiche travi di legno tardo-quattrocentesche dello storico palazzo bolognese, il percorso espositivo del Museo delle Bambole di Bologna consente un interessante viaggio nel tempo. Oltre 500 rare e antiche bambole accompagnano infatti il visitatore alla scoperta dei cambiamenti di cultura e società, attraverso l'evoluzione stessa dei materiali con cui questi giochi furono costruiti (tra cui legno, cera, cartapesta, porcellana biscuit), delle loro modalità di rappresentazione della figura umana e delle differenti valenze - pedagogiche, artistiche, decorative - da loro assunte nei secoli e nei vari contesti.
Il museo, che conta come curatore l'esperto Marco Tosa, offre una piacevole esperienza per persone di ogni età. Le antiche bambole sorprendono per il loro valore estetico e la cura dei dettagli di abiti e accessori, e si esce arricchiti dalla visita guidata con la brava Elisabetta Piersigilli, grazie alla quale nozioni e curiosità storiche e sociali si uniscono alle percezioni e ai significati, personali e soggettivi, che ognuno di noi può avere e cogliere nell'incontro con questi oggetti di vita quotidiana.
Segue un piccolo reportage fotografico, assolutamente non esaustivo. Vi invitiamo appena potete ad andare a visitare il museo e a scoprire di persona quali vi colpiscono di più tra i tantissimi pezzi esposti!
Bambole manichino con testa in "biscuit", 1883-1886, Francia
(sotto) Figura religiosa, metà '700, testa in cartapesta e corpo in legno, Italia.