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"Polo ArtiBo" - progetto digitale della cartoteca storica di Bologna e del Bolognese

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Presentazione di FeBo: 30 settembre 2017

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Sabato 30 settembre, presso la bella sala dell'Associazione La Rosa dei Venti dentro il Mulino Parisio di Bologna, si è tenuta la presentazione del libro FeBo, frutto della collaborazione tra Francesco Bonetti e Luca Lolli. Grande è stato l'interesse dimostrato dai numerosi partecipanti, sia verso le stampe antiche sia per le fotografie moderne sul cui connubio è imperniata l'opera. Come hanno raccontato gli autori, FeBo mira ad essere un progetto collettivo che, oltre a invitare ogni lettore ad arricchire  il libro stesso con le proprie fotografie e note su Ferrara, Bologna e i loro territori, è aperto anche su social. L'evento è stato infatti l'occasione per presentare la gallery su Instagram che si è creata con l'hashtag #myfebo, tuttora aperta a contributi di chiunque desideri condividere la propria esperienza e il proprio racconto di questi luoghi. Grazie alla passione e capacità narrativa di Callisto Valmori, l'aperitivo di presentazione di FeBo è stato propizio anche per far conoscere meglio agli intervenuti la quasi millenaria storia del Canale di Savena che scorre accanto al Mulino e le peculiarità storico-architettoniche della location, con i suoi splendidi muri di pietra di fine Quattrocento. Da segnalare che è stata esposta durante l'evento, per la prima volta assoluta, la rarissima e grande Pianta ed Alzato della Città di Ferrara di Andrea Bolzoni, insieme a splendide tavole fotografiche di Luca Lolli e alla scenografica pianta di Bologna "Bononia Docet Mater Studiorum" di J.Blaeu, anch'essa in collezione BolognArt.

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(credits: F.Benedetti; G.Leonardi)


 

 

Primo MAPeritivo BolognArt: dicembre 2013

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Il 2013 si sta chiudendo veramente al meglio, con uno splendido "MAPeritivo", il primo organizzato da BolognArt! Presso il Circolo Mazzini di via Emilia lo scorso 22 dicembre oltre una ventina di amici di BolognArt hanno brindato con noi alle Feste. Per l'occasione più di una decina di stampe antiche - tra cui il "Piano del territorio di Bologna" di Magini, "La legazione di Bologna" di De' Rossi e la grande pianta scenografica di Blaeu - hanno abbellito le pareti del confortevole angolo libreria-bar e sono state al centro della curiosità di amici e visitatori. Un evento assolutamente da ripetere! E nonostante tutte le peripezie, anche nel 2013 abbiamo fatto una nostra piccola mostra!

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Tizzano, San Martino 2012: "L'Anima 'Novella' di un Territorio Antico"

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Domenica 11 novembre 2012 è stato un gran giorno di San Martino. Nonostante condizioni meteo non favorevoli per buona parte della giornata, la partecipazione all'evento presso l'Azienda agricola Tizzano sulle colline di Casalecchio di Reno è stata considerevole, soprattutto nel pomeriggio.
I motivi di richiamo per i visitatori non erano d'altronde pochi, e quest'anno per la prima volta all'ottimo vino novello di Tizzano, alle caldarroste dei volontari di Casalecchio Insieme e all'interessantissimo spettacolo di campane si è unita anche la mostra di stampe antiche di BolognArt, intitolata "Tizzano. L'Anima 'Novella' di un Territorio Antico".

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L'esposizione era organizzata in nuclei tematici: sotto lo splendido portico ottocentesco il percorso della mostra iniziava con le "vedute fantastiche" di Bologna di fine Quattrocento/inizio Cinquecento (Foresti, Schedel, Munster), per proseguire con la sezione dedicata alle "piante della città" (da Bertelli ai fratelli Scoto, da Hondius al De Lalande e al Corty, per citarne alcune). Ampio spazio è stato dedicato poi alla terza sezione, "cartografie del territorio", che ha visto esposte opere in un ampio excursus storico-temporale, dalla fine del Cinquecento (con le prime cartografie a stampa di G.A. Magini) alla metà dell'Ottocento. Accanto alle numerose cartografie specifiche del territorio e della legazione di Bologna (oltre a quelle di Magini, anche carte di Blaeu, Ortelius, Jansson, De Rossi, ecc.), anche mappe raffiguranti il bolognese con le aree limitrofe (il ferrarese e la Romagna in primis, con le mappe di Hondius, Zatta e Santini) e nel contesto di aree di ancor p iù ampio respiro geografico, quali lo Stato della Chiesa nella sua interezza (Blaeu, Homann) o il Nord Est (Vaugondy). Quarto nucleo tematico della mostra è stato rappresentato dalle "vedute di piazze e monumenti", che ha spaziato dalla veduta prospettica di Merian di metà Seicento fino alle incisioni ottocentesche di Moore (Palazzo della Mercanzia) e di Attilio Zuccagni Orlandini (vedute del Ponte sul Reno e delle Torri Asinelli e Garisenda), passando per le serie complete di vedute di Salmon, De Rogissart, Gandini e altre. Ma non è finito tutto qui. Nella saletta interna degli antichi attrezzi agricoli accanto alla sala delle degustazioni, infatti, il focus "Zoom dal territorio alla città" ha visto esposte una accanto all'altra importanti stampe, quali il Piano del territorio di Bologna di Magini (1599) e la pianta della città di Braun e Hogenberg (1588), la Legazione di Bologna di De Rossi (1710) e la grande pianta scenografica del Blaeu/Mortier (1704). Una ricca e articolata esposizione, per un'intensa giornata dalla mattina al tramonto, con tanto lavoro organizzativo alle spalle ampiamente ripagato dall'interesse e attenzione suscitata.

 

Abiti sartoriali e stampe antiche: esposizione firmata BolognArt!

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La ricerca di connubi intriganti e di 'esplorazioni di senso' - usando dei 'semio-paroloni' - sono un leitmotiv per chi scrive. Spinto d'altronde - ragion molto più pragmatica - dal desiderio di valorizzare al meglio le stampe della collezione BolognArt a fronte di un numero sempre crescente di pezzi e, al contempo, dell'altrettanto crescente penuria di spazio-pareti in cui ospitarle... e allora ecco un'altra idea di abbinamento che ha preso forma in un'esposizione di lunga durata, in cui le stampe antiche di Bologna si sono sposate con gli abiti, i tessuti di qualità e gli spazi 'vivi' di una sartoria a San Lazzaro. Seguono foto dell'allestimento. Sono state esposte opere di Homann, Ortelius, Meissner, Mercator, Blaeu-Mortier, Bertelli, Girard, Virtue, Munster e Hakewill in un alternarsi, volutamente non rigido ma dinamico, di vedute, carte e piante, che fanno spaziare l'occhio da una prospettiva ampia (Stato della Chiesa, Romandiola) a uno più 'territoriale' (Bononiense territorium e Territoire de Bologne), fino a piante della città e a singoli scorci, in un excurcus da fine Quattrocento a fine Ottocento.

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